
Eh sì bisogna continuare a dare tutto.
Continuare a spingere su sto pianoforte per le scale, che come quello di Stanlio e Ollio torna sempre giù.
Il fatto che so già che tutto il lavoro che posso fare non porterà mai a niente non conta; devo continuare a ripetermi che il bello non è l'arrivo ma il viaggio. Certo a piedi in salita, senza scarpe e su sassi aguzzi, non vedi che è lì il bello?
Contro ogni logica, ogni cosa che lancio torna indietro (tranne quando lancio un boomerang ovviamente), ogni cosa che costruisco traballa e si sfascia, ogni appello che grido cade nel vuoto.
Sconclusionato come una chiesa di Lunedì.
Dovrei soffiare ancora un ultimo alito in questo palloncino di plastica teso allo spasimo? Sono arrivato al capolinea delle mie possibilità, faccio tutto quello che posso ma diagramma piatto. Il dubbio della inettitudine è ormai un ricordo...ha lasciato il posto alla Certezza.
Eppure qualche cosa si muove...proprio quando stai pensando di arrenderti e mollare, di rassegnarti alla mediocrità che mi marchia da sempre, ecco qualcosa si muove e sussulta...una risposta alle tue preghiere, una reazione alle tue azioni.
La verità è che la vita non finisce mai di umiliarmi, e per continuare a farlo, ogni tanto mi fa vincere una mano, così, per stendermi meglio al prossimo round.

"Un uomo sta cadendo da un palazzo di trenta piani. Mentre cade, per farsi coraggio si dice:"Fin qui tutto bene, fin qui tutto bene, fin qui tutto bene...."
Il problema non è la caduta. E' l'atterraggio.
-La Haine di Mathieu Kassovitz
E tutto si racchiude nella certezza che anche questa domanda che mi pongo rimarrà senza risposta: chi lascia commenti anonimi su sto blog? Secondo te? Ah io non lo so di certo...


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